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Rilievo Laser Scanner 3D del crollo di Lungarno Torrigiani – Firenze

Il 25 maggio 2016 alle ore 6.15 il muro d’argine del Lungarno Torrigiani, in riva sinistra fra il Ponte alle Grazie e il Ponte Vecchio, è stato interessato da un cedimento su un tratto di circa 200 m.
Si tratta di una frana di sponda, il muro si è deformato in avanti per 1180 metri cubi e il piano stradale è ceduto verso il basso per 1303 metri cubi.
La maggior parte del materiale è stato integralmente trattenuto dal muro d’argine che, spanciando, si è molto deformato, ma per fortuna non è crollato.

Il crollo del lungarno Torrigiani a Firenze, 25 maggio 2016 (foto da Facebook)

Attraverso la tecnologia Laser Scanner si è potuto intervenire tempestivamente, realizzando un modello tridimensionale a nuvola di punti che ha permesso di effettuare uno studio preciso e mirato sulle cause e sugli interventi da eseguire.

Rilievo 3D Laser Scanner – Analisi delle deviazioni

La costruzione del Lungarno Torrigiani risale al 1865 nell’ambito dei lavori per Firenze Capitale, lavori conclusi nel 1871. Fù l’architetto Giuseppe Poggi che coordinò i lavori, realizzando un sistema di drenaggio che sfocia in Arno proprio sotto il Lungarno Torrigiani, attraverso una galleria di 5 metri.
Il rilievo Laser Scanner effettuato è stato molto utile inizialmente per le operazioni di messa in sicurezza degli edifici che si affacciano sul lungarno, ma soprattutto per gli interventi di ripristino e contenimento svolti successivamente. Grazie infatti al rilievo 3D effettuato sia sopra la sede stradale che all’interno delle gallerie sottostanti realizzate dal Poggi, il Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Firenze, coordinato dal Prof. Nicola Casagli, ha potuto individuare gli interventi puntuali da eseguire per il ripristino.

Analisi progettuale per il posizionamento dei micropali strutturali


I dati forniti al Prof. Casagli sono stati messi a disposizione degli organi competenti e dei vari professionisti. Ciò ha permesso di garantire la sicurezza della Galleria Poggi e degli edifici esistenti a ridosso del dissesto, progettare in tempi brevi il posizionamento delle strutture di fondazione (per ridurre le pressioni e sollecitazioni sulla parete esistente migliorandone così la stabilità e garantendone la protezione idraulica contro le inondazioni dell’Arno) in modo tale che non interferissero con le volte delle gallerie sottostanti.

Nuvola di punti 3D del crollo